Fumo e mal di gola: gli effetti sulle vie aeree

Il fumo di sigaretta è un fattore dannoso per la salute umana e può avere conseguenze non solo a livello polmonare, ma anche su tutto l’apparato respiratorio, comprese le vie aeree superiori. Uno dei disturbi più comuni associati al fumo è il mal di gola, cioè l’irritazione dei tessuti mucosali orali che provoca fastidio e dolore. Se si ha l’abitudine di fumare molto, il sintomo può aggravarsi e, in taluni casi, si arriva a compromettere il naturale sistema di difesa delle vie aeree con conseguenze anche a lungo termine.

L’infiammazione dolorosa della mucosa è una delle reazioni più comuni alle sostanze irritanti del fumo di sigaretta, cui spesso si accompagnano arrossamento, gonfiore e aumento della produzione di muco. Gli altri classici sintomi causati dal fumo di sigaretta sono:

• bruciore e secchezza in gola;
• raucedine;
• aumento del catarro in gola;
• tosse grassa, che può comparire per sopperire al malfunzionamento delle ciglia nel tentativo di eliminare il muco in eccesso o i residui irritanti;
• difficoltà a deglutire, per via dello stress causato alla mucosa faringea;
• alitosi, causata dalla combustione del tabacco e dalla proliferazione batterica.

Fumare sigarette comporta l’introduzione di numerose sostanze chimiche; le più note includono: nicotina, monossido di carbonio, acido cianidrico, formaldeide, acetone, ammoniaca e benzene. Molte di queste – è stato ampiamente studiato – hanno proprietà irritanti che, quando entrano a contatto con le mucose delle vie respiratorie, possono causare danni diretti e indiretti.

Effetti del fumo sul sistema di difesa delle vie aeree

Tutte le vie aeree superiori – cavità nasale, faringe, laringe, trachea e bronchi principali – sono rivestite di cellule ciliate, chiamate così perché dotate di “ciglia”. Si tratta di piccole strutture, simili a peli, che svolgono una funzione fondamentale nella protezione e pulizia delle vie respiratorie: grazie al loro movimento ondulatorio continuo (movimento mucociliare), spingono il muco e tutte le particelle estranee come polvere, batteri e virus, verso l’esterno delle vie respiratorie. Questo meccanismo è essenziale per mantenere pulite le mucose e proteggere dalle infezioni.

Le cellule ciliate, d’altro canto, sono molto sensibili agli agenti irritanti esterni come inquinanti atmosferici, sostanze chimiche e fumo di sigaretta. Quest’ultimo, quando viene inalato, si deposita sulle mucose della bocca e delle vie aeree superiori, paralizzando il movimento ondulatorio delle ciglia e compromettendo la loro funzione. In questo modo, muco, detriti atmosferici, virus e batteri si accumulano, invece di essere espulsi, aumentando il rischio di infezioni.

Il legame tra fumo e reflusso

Fumare è anche un fattore di rischio per la malattia da reflusso gastroesofageo, una condizione in cui gli acidi dello stomaco risalgono nell’esofago, causando bruciore di stomaco e, appunto, mal di gola.

Il mal di gola causato dal fumo può durare da poche ore a diversi giorni, a seconda della frequenza e dell’intensità dell’esposizione agli agenti irritanti. Per i fumatori occasionali, il fastidio si risolve solitamente in circa 48 ore. Per i fumatori regolari, invece, il mal di gola e la sintomatologia associata possono diventare una condizione frequente, dovuta alle vie respiratorie costantemente infiammate e più sensibili. Se il problema persiste a lungo o compaiono altri sintomi, come febbre o difficoltà respiratorie, è consigliabile rivolgersi a un medico.

Per proteggere la gola dagli effetti del fumo, la soluzione migliore è ridurre il numero di sigarette o smettere completamente di fumare. Questo consente di attivare un processo di riduzione dell’infiammazione nelle vie aeree e dunque di risanamento delle mucose. Quando questa scelta risulta difficile, è comunque possibile cercare di adottare alcuni rimedi naturali che aiutino a bilanciare le conseguenze del fumo:

• gargarismi con acqua salata;
• tisane al tiglio, che favoriscono la funzionalità delle mucose;
• tisane alla camomilla, con azione emolliente e lenitiva.

È poi importante bere molta acqua per mantenere l’ambiente orale umido e prevenire la secchezza e preferire cibi morbidi e facili da deglutire (ad esempio brodi, zuppe, yogurt) a cibi piccanti o acidi, per evitare di irritare di più la gola e peggiorare la sensazione di bruciore.

Per trattare sintomi come mal di gola e tosse, si può ricorrere anche all’uso di prodotti indicati a base di acido ialuronico.

In generale, il passaggio di fumo caldo sulle mucose delle vie respiratorie alte, particolarmente delicate nei confronti di violenti sbalzi di temperatura, aumenta la sensibilità al dolore. Fumare mentre si ha già mal di gola, quindi, può peggiorare significativamente la sintomatologia. Si tratta di un’abitudine sconsigliata per diversi motivi, tra i quali:

• le sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta possono aggravare un’infiammazione già presente e aumentare il bruciore;
• il fumo indebolisce il naturale sistema di difesa delle vie respiratorie, prolungando la durata dell’infiammazione e ostacolando la capacità di combattere eventuali infezioni virali;
• il fumo stimola anche la produzione di muco e aumenta la possibilità che al mal di gola si sommi una fastidiosa tosse grassa.

Quando si smette di fumare, il corpo inizia un processo di guarigione e riparazione, ma è possibile avvertire ancora mal di gola per un periodo. Tra i motivi più comuni:

• i tessuti mucosali, a lungo stressati, potrebbero impiegare anche settimane per riacquisire piena funzionalità e rimanere dunque sensibili e infiammati per la durata del recupero;
• il muco accumulato e i detriti devono essere espulsi, e in questo processo potrebbe comparire un’infiammazione temporanea della gola.